Il terzo è il vento.
Nell'inno orfico ad Helios ("Inni orfici", 7 VIII°. A cura di G.Faggin, ed. Asram Vidya) si legge:
Nell'inno orfico ad Helios ("Inni orfici", 7 VIII°. A cura di G.Faggin, ed. Asram Vidya) si legge:
"O signore del mondo,
che ami la siringa
e ti aggiri come fiamma".
Siringa è il nome della ninfa per la quale (e "dalla quale") Pan crea il suo flauto.
In altre parola è la "canna che il vento rende eloquente".
Chi altri potrà essere se non il vento, colui che ama la siringa?Il secondo fuoco è il sole.
Dice ancora l'inno ad Helios:
"Tu [Signore del mondo] con la lira d'oro
misuri l'armoniosa corsa del mondo"
Si parla del sole ovviamente e la lira d'oro non sarà altro che lo strumento donata ad Orfeo da Apollo.
Il divenire viene "misurato" con uno strumento musicale.
Il "Geometra" dei Pitagorici deve lavorare con i suoniIl primo fuoco dell'upanishad è, ovviamente (?) il Fuoco ed i tre insieme (Fuoco, Sole, Vento che nel tantrismo diverranno Fuoco, Sole e Luna) sono insieme lo spirito vitale, il Prana, che sembra di poter riconoscere facilmente nei versi dell'inno orfico ad Helios:
"[...] Turbine infinito [...]
corridore veloce.
fiammeggiante e giocoso auriga [...]"
Probabilmente sono suggestionato, ma a me pare che i due testi,la Br. Up. e l'Inno a Helios, siano sovrapponibili, quasi fossero opera della stessa penna:
Br. up.:
"[...]In questa forma lui sostenne le acque
e chi questo conosce trova,
ovunque vada, il suo sostegno [...]
Inno ad Helios:
"[...] Re dell'Universo [...]
amico delle acque [...]
ascolta queste voci
e agli iniziati,
la dolce vita rivela."
La tradizione dei Veda sembra la stessa degli Inni Orfici.
Dire "Okeanos che cingi l'universo" e dire "Adisesa che cingi l'universo", sapendo che entrambi sono rappresentati come un serpente, sembra un dare nomi diversi alla stessa persona.
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