Socrate era un guerriero, un grande guerriero, e beveva come una spugna.
Sembra strano. Eppure è così che ce lo descrive Platone.
Sembrano divertirsi un mondo, bevono, scherzano e discutono di Amore.
Ad un certo punto arriva, ubriaco fradicio, Alcibiade.
Socrate trasalisce e chiede aiuto al padrone di casa:
-" Difendimi da Alcibiade .... in sua presenza non posso né guardare né parlare con nessuno senza che, geloso ed invidioso compia azioni incredibili,
mi insulti e trattenga a stento le mani... non permettere che si lasci andare.
Fa qualcosa, tenta una riconciliazione o difendimi, perché ho un vero terrore della follia di costui e della sua passione di amante"-
Alcibiade si arrabbia:
-" Tra me e te non è possibile nessuna riconciliazione ma mi vendicherò un'altra volta"-
Platone narra l'episodio con dovizia di particolari come se la lite da scolaretti trai due fosse di grande importanza.Il Simposio è un libro sorprendente.
Sorprende coloro che conoscono superficialmente Platone, perché propone un Socrate lontano anni luce dall'immagine del filosofo serio, pacifico e un pò noioso che proviene dai ricordi del liceo o dai programmi televisivi.Socrate, che non ha rivali nel bere, è aggressivo, polemico e soprattutto è un grande guerriero.
L' odio di Alcibiade per il Maestro nasce dall'immensa ammirazione e dall'amore , non corrisposto, che egli nutre per Socrate dai tempi della guerra contro Troia ( cfr. "Simposio"- a cura di G.Colli, Adelphi editrice, 219 e):
-"...partecipammo insieme alla campagna di di Potidea .....
Anzitutto invero, rispetto alle fatiche,
egli era superiore non soltanto a me ma a tutti gli altri.
Ogni volta che, tagliati fuori da qualche parte,
come appunto accade in guerra, eravamo costretti a rimanere senza cibo,
nel sopportare ciò gli altri, di fronte a lui, non valevano nulla, e quando poi le provviste erano abbondanti egli solo era in grado di goderne, tra le altre cose nel bere: su questo era riluttante, ma qualora vi fosse forzato vinceva tutti e, cosa più mirabile di tutte, nessun uomo ha mai visto Socrate ubriaco.....
Inoltre nel sopportare i rigori dell'inverno, in quel paese gli inverni sono terribili, faceva meraviglie.
In particolare una volta che ci fu un gelo quanto mai atroce e tutti non uscivano dai rifugi oppure si coprivano con una quantità davvero straordinaria di indumenti.... costui usciva in mezzo agli altri col solito mantello di sempre e, a piedi nudi, camminava sul ghiaccio più agevolmente degli altri con le loro calzature.
Gli altri lo guardavano con sospetto convinti che volesse umiliarli.
..... Un giorno .... essendosi concentrato a meditare.... a partire dall'alba era rimasto in piedi nello stesso posto a riflettere.....fermo ad indagare.
Si giunse a mezzogiorno...."-
Per farla breve Socrate rimane immobile a meditare fino all'alba del giorno successivo.
All'alba fa la "preghiera al sole" (?)e si accinge al combattimento.
Sembra un Samurai, più che un filosofo greco.O forse sono i guerrieri giapponesi che somigliano...
In questo brano del Simposio ci sono alcuni punti su cui dovremmo riflettere:
1)Socrate che medita per un giorno intero e poi fa la preghiera al sole (e non è l'unica parte del simposio in cui si parla di tecniche di meditazione).
2)Socrate che mostra agilità e di resistenza fisica non comune e, viene detto esplicitamente nel seguito del brano che ho copiato, che mostra doti di guerriero paragonabili a quelle degli eroi omerici.
3) Socrate che risponde ad Alcibiade in maniera sarcastica.
Alcibiade è uno dei giovani più belli , più ricchi e brillanti o addirittura il più bello, il più ricco e il più brillante, di Atene e vuole donarsi anima e corpo a Socrate.
Vuole essere sua allievo e suo amante.Socrate lo rifiuta e dopo aver ascoltato per l'ennesima volta le dichiarazione d'amore del giovane (218 e)
-"... disse, con molta dissimulazione.... e secondo la sua consuetudine:
mio caro Alcibiade c'è caso che tu realmente non sia stupido se le cose che dici di me sono proprio vere e se dentro di me esiste una forza grazie alla quale tu potresti diventare migliore: di certo avrai visto in me una bellezza smisurata e di gran lunga superiore alla avvenenza che ti appartiene.
Se a questo punto accorgendoti di tale bellezza tu cerchi di venire a patti con me e di scambiare bellezza con bellezza ti proponi allora di trarre non poco vantaggio a mie spese tentando di acquistare...la verità in luogo dell'apparenza e intendendo realmente avere armi d'oro in cambio di quelle di bronzo"-
Che strano Socrate viene dipinto nel Simposio!
Che strano Socrate viene dipinto nel Simposio!
Un guerriero infaticabile e privo di ogni paura che prima di combattere recita la preghiera al sole....
Un maestro che, in pratica,dice all'allievo, davanti ad un folto auditorio:
Un maestro che, in pratica,dice all'allievo, davanti ad un folto auditorio:
-"che ti sei messo in testa, ragazzino? vuoi scambiare la tua apparente bellezza per la bellezza autentica che alberga dentro di me?"-
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