venerdì 29 novembre 2013

SAMADHI, IL SAPORE DEL MIELE

Il samadhi è da considerare uno strumento di conoscenza. 
Strumento, e non punto d'arrivo come sembrano pensare taluni. 
I vari tipi di samadhi sarebbero degli istanti/intervalli di coscienza che permettono di risolvere le sovrapposizioni dei cinque elementi primari che possiamo identificare con i cinque veli della Dea:


1) Limitazione dello Spazio (Spazio/Etere) 
2)Limitazione della Conoscenza (Aria) 
3)Limitazione della Passione (Fuoco) 
4) Limitazione del Tempo (Acqua) 
5)Limitazione della causalità (Terra) 



Questi cinque elementi sono , ad un livello sottile , sia la capacità di percepire: 

1)Udito. 
2)Tatto. 
3)Vista. 
4)Gusto. 
5)Olfatto. 

Sia l'oggetto della percezione: 


1) Suono. 
2)Tangibilità. 
3)Forma/colore. 
4)Sapore. 
5)Odore. 

Ad un livello per così dire, successivo, i cinque elementi appaiono come possibilità di azione collegate ai cinque venti o energie: 


1)Parlare. 
2)Afferrare. 
3)Andare. 
4)Generare /Godere 
5)Defecare/ Espellere. 


Procedendo, verso la manifestazione grossolana avremmo l'apparire dei cinque elementi come organi fisici di percezione: 

1)Orecchio 
2)Pelle. 
3)Occhio. 
4)Lingua. 
5)Naso. 

E, ancora come organi fisici di azione: 



1)Bocca. 
2)Mano. 
3)Piede. 
4)Organi genitali. 
5)Ano. 


I samadhi savikalpa portano (anche) al riconoscimento dell'unità fondamentale della manifestazione, ovvero a riconoscere in tutti i fenomeni, i cinque elementi, e a riconoscere nei cinque elementi un'unico principio, lo spazio o grande spazio. 



Se si considerano l'atto sessuale e la produzione artistica come espressioni dell'Amore Incondizionato sarà facile osservare come entrambi si trasformino in una totale fusione dei cinque organi di senso e quindi dei cinque elementi, ovvero in riti sacri, fino ad arrivare a ciò che è detto sinestesia
La sinestesia consiste nel non distinguere tra eventi percettivi di natura diversa. 
Un suono appare come un'immagine o come una sensazione tattile. 
Come appunto se si trattasse un unico evento percettivo. 
La dissoluzione dell'universo, la scomparsa delle forme di cui parlano alcuni yogi, mistici e artisti è il riconoscimento dei cinque elementi fondamentali in tutti gli oggetti fenomenici e, di conseguenza, il riconoscimento della provenienza dei cinque elementi da un unico principio. 
Non è l'Universo che si modifica, ma la percezione. 


L'io illusorio viene creato dalla percezione che si ha del mondo
E' uno strumento creato per dare la possibilità di conoscere e di Ri-conoscere. 
E' grazie all'io illusorio che si può accedere alla comprensione della Realtà. 
Nello stato di sonno profondo si è in unione con la Prakrti
Non c'è possibilità di conoscenza perché si è conoscenza
Come potrebbe il miele descrivere il sapore del miele? 

Nessun commento:

Posta un commento