domenica 3 novembre 2013

PERCEZIONE E PROIEZIONE

La percezione è sempre proiezione.
l'oggetto percepito è il risultato della ricostruzione mentale di uno stimolo.
e la ricostruzione avviene sulla base della memoria.
Guarda questa immagine :


Si tratta di un vecchio giochino ottico, ma è efficace se guarda la lampadina nera per 30" e poi si osserva qualcosa di bianco, la nostra 
mente proietterà la lampadina "accesa" cioè chiara.
Quindi non si vedrà ciò che è (un foglio bianco), ma l'immagine al negativo di quello che vedevamo prima.
Il cervello funziona a questo modo anche quando ci "proiettiamo" in un istruttore o in maestro.
Costruiamo un santino, una specie di robot le cui azioni ed i cui pensieri sono comprensibilissimi, anzi sono quello che vorremmo dire e fare noi, ed è per questo che lo adoriamo.Quando l'istruttore o il maestro si comportano in una maniera insolita, che non rientra nelle nostre strutture mentali soffriamo, lo giudichiamo e talvolta lo crocifiggiamo.
Ricordo una storia raccontata da U.G. Krishnamurti:
Shivananda stava facendo fare degli esercizi ai suoi discepoli e aveva imposto loro un periodo di digiuno.
U.G.Krishnamurti lo scoprì dietro una tenda a mangiare un mango e ne concluse che Shivananda era un cialtrone.
Ecco un tipico esempio di proiezione!
Krishnamurti voleva che il maestro si comportasse come avrebbe fatto lui (Krisnamurti) se fosse stato un maestro.
Il discorso  non sta in piedi:
Si è mai visto un allenatore di atletica leggera che corre veloce quanto gli atleti?
O un maestro di boxe che sta a dieta per far scendere il peso del suo pugile?

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Ma no, u.g. criticava un certo approccio alla spiritualità, chissenefraga poi se a sivananda piacevano i manghi e non avrebbe dovuto mangiarli perchè rajasici o tamasici che fossero considerati.
    Un saluto :)

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