mercoledì 30 ottobre 2013

LA TRIPLICE VIA DEL FUOCO

La Br. upanishad parla di tre "Fuochi", (vedi "L'ARTE DI SALDARE L'AMATO..."): i primi due sono Fuoco e Sole.
Il terzo è il vento.
Nell'inno orfico ad Helios ("Inni orfici", 
7 VIII°. A cura di G.Faggin, ed. Asram Vidya) si legge:

"O signore del mondo, 
che ami la siringa
 e ti aggiri come fiamma".



Siringa è il nome della ninfa per la quale (e "dalla quale") Pan crea il suo flauto.
In altre parola è la "canna che il vento rende eloquente".
Chi altri potrà essere se non il vento, colui che ama la siringa?
Il secondo fuoco è il sole.
Dice ancora l'inno ad Helios:

"Tu [Signore del mondo] con la lira d'oro
 misuri l'armoniosa corsa del mondo"

Si parla del sole ovviamente e la lira d'oro non sarà altro che lo strumento donata ad Orfeo da Apollo.

Il divenire viene "misurato" con uno strumento musicale.
Il "Geometra" dei Pitagorici deve lavorare con i suoni
Il primo fuoco dell'upanishad è, ovviamente (?) il Fuoco ed i tre insieme (Fuoco, Sole, Vento che nel tantrismo diverranno Fuoco, Sole e Luna) sono insieme lo spirito vitale, il Prana, che sembra di poter riconoscere facilmente  nei versi dell'inno orfico ad Helios:

"[...] Turbine infinito [...] 
corridore veloce. 
fiammeggiante e giocoso auriga [...]" 

Probabilmente sono suggestionato, ma a me pare che  i due testi,la Br. Up. e l'Inno a Helios, siano sovrapponibili, quasi fossero opera della stessa penna:

Br. up.:
"[...]In questa forma lui sostenne le acque 
e chi questo conosce trova, 
ovunque vada, il suo sostegno [...]

Inno ad Helios:


"[...] Re dell'Universo [...]
 amico delle acque [...] 
ascolta queste voci 
e agli iniziati, 
la dolce vita rivela."



La tradizione dei Veda sembra la stessa degli Inni Orfici.
Dire "Okeanos che cingi l'universo" e dire "Adisesa che cingi l'universo", sapendo che entrambi sono rappresentati come un serpente, sembra un dare nomi diversi alla stessa persona.

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